- 4 Ottobre 2014
Sottofondi alleggeriti e sottofondi termoisolanti
CAMPI D’IMPIEGO
• Strati di isolamento-alleggerimento di sottofondi per qualsiasi tipo di pavimento.
• Strati di isolamento termico per pendenze (massimo ca. 15 %) e coperture adatti alla posa diretta della membrana impermeabile.
• Strati di isolamento-alleggerimento di sottofondi in condizioni di cantiere “gravose” per successive lavorazioni (intonaci, tavolati, ecc.).
• Strati di compensazione a superficie chiusa e compatta per la posa dei pannelli del sistema di riscaldamento a pavimento.
• Sottofondo monostrato a consistenza fluida per la posa diretta di pavimenti non sensibili all’umidità.
MODALITÀ D’IMPIEGO
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO
Il piano di posa deve essere senza crepe e parti incoerenti, resistente alla compressione e alla trazione, privo di polvere, vernici, cere, olii, ruggine e sfridi di intonaci.
Gli impianti (elettrico, sanitario) devono essere adeguatamente protetti e distanziati tra loro per evitarne un possibile danneggiamento durante l’esecuzione del sottofondo.
PREPARAZIONE DELL’IMPASTO
• Lecacem non richiede aggiunta di altri materiali ed è preparabile con le normali pompe pneumatiche per sottofondi.
I dosaggi di acqua indicati sul sacco sono quelli dettati dall’esperienza. Dosaggi superiori e tempi di miscelazione prolungati possono provocare un eccessivo aumento della fluidità dell’impasto diminuendo la resistenza a compressione dello strato.
L’operatore dovrà valutare attentamente oltre la consistenza dell’impasto anche le altre condizioni del cantiere. L’impiego di tradizionali pompe per sottofondi ed impastatrici in continuo potrebbero non garantire una finitura con la medesima chiusura superficiale rispetto a quella ottenuta con betoniere e mescolatori.
APPLICAZIONE E FINITURA
Dopo la preparazione dei punti di livello o fasce, stendere l’impasto nello spessore desiderato e livellarlo con la staggia. Non necessita di compattazione.
STRATO DI FINITURA
Lo strato di finitura o massetto può essere realizzato con Lecamix per diminuire il peso del sottofondo, ridurre i problemi di fessurazione e i tempi di asciugatura.
Si possono utilizzare anche soluzioni tradizionali, perciò il massetto da posare sullo strato di Lecacem può essere costituito da 4÷5 cm di malta di allettamento delle piastrelle o, per pavimenti incollati, da un massetto di almeno 5 cm
o autolivellanti secondo le indicazioni del produttore. In caso di posa diretta della pavimentazione non sensibile all’umidità, assicurarsi dell’idonea planarità e consistenza dello strato in Lecacem.
AVVERTENZE
• Non aggiungere altra acqua a Lecacem già impastato.
• Il prodotto non deve essere mescolato a mano o a mezzo trapano elettrico.
• In caso di supporto assorbente, bagnare il piano di posa al fine di evitare la veloce disidratazione dell’impasto.
• Non bagnare lo strato di Lecacem dopo la posa.
• Se esiste la possibilità di risalita di umidità dagli strati sottostanti Lecacem e sono previsti pavimenti sensibili all’umidità, è consigliabile interporre tra Lecacem e la struttura sottostante un’idonea barriera al vapore.
• Prodotto non a veloce asciugamento: qualora si debba intervenire con la realizzazione del massetto di finitura per la posa di pavimenti sensibili all’umidità prima di aver raggiunto l’idonea asciugatura dello strato di Lecacem, posizionare un’idonea barriera al vapore tra i due strati.
• Per l’applicazione della membrana impermeabile in pendenze (massimo ca. 15 %) e coperture, verificare che il supporto sia:
• Liscio, compatto, asciutto e pulito;
• Nell’eventualità in cui il supporto possa presentare tracce di umidità residua, la buona pratica di cantiere consiglia l’impiego di esalatori posizionati in modo da consentire l’evacuazione dell’umidità in eccesso;
• Non adatto a realizzare strati con spessore inferiore a 5 cm.
• Tutti i valori di resistenza a compressione sono riferiti a cubetti confezionati a piè d’opera, con i quantitativi d’acqua indicati in “Modalità d’impiego”, realizzati, stagionati e testati secondo le vigenti norme UNI.
• Non applicare con temperature inferiori a + 5 °C o superiori a + 35 °C.